Preparati uso esterno
Come usare esternamente le erbe
Oltre alle varie preparazioni utilizzabili per le erbe medicamentose a uso interno esistono tutta la varietà di sistemi per utilizzare queste serve anche per uso esterno quando cioè sia consigliabile agire direttamente sulla zona localizzata del trauma o del problema: di seguito una breve lista degli usi esterni delle spezie.
Polvere
Dopo aver citato le erbe, si polverizzano e si setacciano. Le piante così preparate potranno essere assunte diluite nell'acqua o sotto forma di cachet. Per uso esterno possono essere impiegate nella cura delle affezioni della pelle, come polveri assorbenti e protettive.
Bagno
Prevede l'immersione del corpo o di una sua parte in una soluzione acquosa arricchita da un infuso un decotto di erbe prescritte, per un tempo di solito inferiore ai 20 minuti. Il bagno completo comporta l'immersione del corpo del paziente fino all'altezza del torace (cuore escluso), il semicupio richiede un quantitativo di spezie dimezzato rispetto al bagno completo. Il bagno locale, infine, si concentra su una ridotta parte del corpo per esempio mani, piedi, occhi.
Cataplasma o impiastro
E' un preparato di consistenza molle confezionato pestando piante fresche, o cucendo in acqua o latte a vapore una o più spezie polverizzate fino a ridurle in pasta. Il cataplasma, tiepido offrendo, si stende su una garza e si applica esternamente sulla parte dolorante.
Compressa
Consiste nell'immergere una pezzuola in un determinato preparato vegetale (infuso, decotto, succo, eccetera) in modo che si inveiva. Dopo di che si applica sulla parte dolorante per il tempo prescritto; può essere calda o fredda.
Enteroclisma o irrigazioni
Il preparato liquido si introduce con una cannula o una perfetta nel canale anale (enteroclisma) o in quello vaginale (irrigazione) ma anche nel condotto uditivo tramite una siringa senza ago. Il preparato non dovrà essere né troppo freddo né troppo caldo ma intorno al 30-35° centigradi.
Gargarismi e sciacqui
Si introduce in bocca il preparato liquido in piccoli soci e, dopo aver promosso per disinfettare le parti malate, lo si espelle senza inghiottirlo.
Lozioni
Liquido in cui si vede un batuffolo di cotone che poi viene passato delicatamente sulla parte da curare. In genere si utilizzano infusi o decotti, mentre gli oleoliti o i macerati alcolici vengono utilizzati per frizioni e massaggi.
Polpa e succo freschi
La pianta fresca viene ridotta in polpa mediante l'utilizzo di un frullatore o di un mortaio. Se poi si vorrà utilizzare il succo occorrerà passare la polpa in un telo a trama fine e strizzare tutto per estrarne il succo. Per il succo, in alcuni casi si potrà usare anche uno spremiagrumi una centrifuga. Sia nel caso della polpa che del succo, occorre impiegare il preparato immediatamente comunque entro breve tempo, conservando l'intrigo poiché è facilmente deteriorabile.
Pomate e unguenti
Preparati semiliquidi in cui le erbe vengono mescolate sostanze grasse, in caso spesso vengono utilizzati olio o burro poi usate per massaggiare la parte da curare.
Suffumigi o fumigazioni
Si dice secco quando si bruciano determinate quantità di vegetale sopra un braciere che se ne respirano con il naso i fumi. Si definisce umido allorché si pongono i vegetali dentro una pentola d'acqua bollente e se ne aspirano i vapori che ne scaturiscono.