Controindicazioni dell’ippocastano
Quali sono le controindicazioni dell’ippocastano? Continua con la lettura dell’articolo per scoprirlo!
L’ippocastano può aiutare a curare l’insufficienza venosa cronica, ma i suoi effetti a lungo termine non sono noti.
L’ippocastano è un estratto di semi. Uno dei suoi componenti attivi è l’escina, che può ridurre l’infiammazione e aumentare il tono delle vene.
Riduce anche il rilascio di enzimi che tipicamente aumentano con le malattie venose croniche.
In alcuni studi, l’estratto di ippocastano si è dimostrato efficace contro l’insufficienza venosa cronica.
Un composto chiamato esculetina può agire come anticoagulante e fluidificante del sangue, ed è quindi spesso escluso dai prodotti di ippocastano da banco.
Quali sono i suoi benefici?
- Per il trattamento dei disturbi circolatori
Diversi studi clinici supportano l’uso dell’ippocastano come trattamento a breve termine per l’insufficienza venosa cronica, ma gli effetti a lungo termine sono sconosciuti. - Per rinforzare le vene
- Per il trattamento delle vene varicose
- Per curare le emorroidi
Per riassumere possiamo affermare che l’ippocastano è utile in tutti quei disturbi caratterizzati da una scarsa circolazione sanguigna, nonché nei disturbi dove è presente un’eccessiva debolezza venosa.
Quali sono le controindicazioni dell'ippocastano?
I semi di ippocastano sono tossici e possono causare gravi irritazioni allo stomaco, vomito, contrazioni muscolari, incoordinazione, arrossamento, gonfiore del viso e altre gravi condizioni. Possono anche essere facilmente scambiati per castagne commestibili.
Sfrutta i benefici dell’ippocastano esclusivamente tramite l’assunzione di estratti, creme, pomate ed integratori, dato che in questi prodotti le sostanze tossiche e nocive vengono eliminate del tutto.
Se stai assumendo warfarin, aspirina o altri anticoagulanti: i prodotti a base di ippocastano che contengono esculina possono aumentare il rischio di sanguinamento. Verifica che il tuo prodotto di ippocastano sia privo di esculina.
Stai assumendo farmaci substrato del CYP450: L’ippocastano può aumentare i loro effetti collaterali riducendo l’efficacia di tali farmaci.
Come agisce l'ippocastano?
Come principio attivo è stata identificata l’escina, una miscela naturale di saponine triterpenoidi isolate dal seme dell’ippocastano. Questa sostanza possiede spiccate proprietà antinfiammatorie.
L’escina può ridurre l’insufficienza venosa cronica attraverso l’inibizione dell’elastasi e della ialuronidasi, entrambe coinvolte nella degradazione enzimatica dei proteoglicani, che costituiscono parte dell’endotelio capillare ed è il componente principale della matrice extravascolare .
Domande più frequenti
Quali sono le controindicazioni dell’ippocastano?
Non consumare mai semi di ippocastano, dato che sono velenosi per l’uomo. Le persone che hanno assunto questi semi hanno riportato vari effetti indesiderati, come vomito, nause,a gonfiore del viso ecc..
Non assumere integratori, creme o prodotti a base di ippcoastano se stai già assumendo aspirina o altri medicinali anticoagulanti dato che i principi attivi contenuti all’interno dell’ippocastano potrebbero aumentare il rischio di sanguinamento.
Anche le persone che stanno assumendo medicinali substrato del CTP450 dovrebbero evitare di assumere prodotti a base di ippocastano.
A cosa servono le gocce di ippocastano?
L’estratto di semi di ippocastano è stato utilizzato negli ultimi decenni per trattare vari disturbi, come dolori articolari, disturbi alla vescica e gastrointestinali, febbre, crampi alle gambe e altre condizioni. Ad oggi trova largo utilizzo nel combattere l’insufficienza venosa cronica